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S u e ñ o s
- Part I
'Ego Promitto Domino' : medioevo prossimo venturo
(canzoni delle crociate, d'addio e di baldoria)
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"Parti de mal" (traditional
'chanson de croisade' dated 1189)
Durante il tour estivo 1999 è nata questa chanson,
un tributo all'ideale cavalleresco che ci unisce. Il brano
è tradizionale ma completamente reinventato. Solo uno
di noi lo conosceva per gli altri è stata una nascita.
Ci trovavamo a Mainz in una cantina molto suggestiva ed abbiamo
eseguito questa aria che è divenuta una sorta di suggello
della snostra missione.
Francesco Banchini : voce, tamburo a spicchi
Vittorio Vandelli : coro
Giovanni Pagliari : coro
"Saderaladon"
(traditional French 'ministrel song')
Questa è la seconda canzone nata quel pomeriggio
a Mainz ed eseguita dal vivo per la prima volta il giorno
successivo ad Heidelberg. Questo brano ci da molta energia
e voglia di vivere, è un toccasana, non sappiamo spiegare
perché ogni volta che la eseguiamo ci ritroviamo raggianti.
Brano tradizionale completamente rielaborato e rivisitato.
Un inno.
Francesca Nicoli : voce, flauto
Vittorio Vandelli : chitarra classica, chitarra battente,
percussioni
Giovanni Pagliari : tastiere
Guest : Francesco Banchini : voce, tamburo
a spicchi
"Belle Jolande"
(music by ATARAXIA, lyrics extracted from 'Chanson de toile'
anonym of the XIIth century, langue d'oïl)
Dopo un doloroso periodo di tensione ed eventi negativi
ci siamo ritrovati nei campi verdi e fioriti di giallo ad
intonare canti dell'età media in una primavera divenuta
estate precoce. A nostro avviso uno dei brani medievali più
belli della nostra intensa storia musicale. Rimarra' impresso
nella mia mente a lungo, suonato ai piedi di quel pendio tra
i filari di vigna ed i gatti curiosi che assistevano alla
creazione.
Francesca Nicoli : voce, campanelli
Vittorio Vandelli : chitarra battente
Guest : Francesco Banchini : tamburo a spicchi,
bodhran, cimbali
"Il bagatto"
(French Renaissance ballad, lyrics by Vittorio Vandelli)
Canzone rinascimentale francese eseguita e rielaborata da
numerosi formazioni di genere. Questa nostra versione reiventata,
reinterpretata e trasportata con naturalezza nell'Italia dei
comuni durante l'Umanesimo è un tributo alla nostra
ricca tradizione.
Francesca Nicoli : voce, cimbali
Vittorio Vandelli : chitarra battente, percussioni, tamburo
a spicchi, testo
Guest : Francesco Banchini : voce
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S u e ñ o s - Part
II
L'âme d'eau : correnti sottomarine dell'anima
(note d'acqua, di nostalgia e silenzio)
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"Mon Âme Sorcière"
Un valzer di ispirazione francese fatto di fisarmonica,
clarinetto e grigio di pozzanghera che si colora e trascolora
velocemente. Il brano che avrei sempre voluto cantare perché
è come una parte di me, possiede un'anima strega fatta
di coriandoli ed occhi che cadono nei pozzi e di pozioni di
vita con cui mi avveleno. Questo motivo è forte e solitario,
fatto di quella solitudine che non pesa ma ci fa ritrovare
il nostro spirito pazzo e coraggioso. Ripenso a "La Malédiction
d'Ondine" e sento che questa canzone è figlia
di 'June', è 'June' come avrei sempre voluto farla.
Francesca Nicoli : voce, testo
Vittorio Vandelli : chitarra classica
Giovanni Pagliari : tastiere
Guest : Francesco Banchini : clarinetto
"Eleven"
Attraversando il mare Mediterraneo sul ponte di
un traghetto per raggiungere la Grecia..............
Francesca Nicoli : voce, testo
Vittorio Vandelli : chitarra classica, drummachine,
percussioni
Giovanni Pagliari : tastiere
"Mnemosine"
Brano assai triste ed elegiaco. Fa parte di quelle composizioni
belle e struggenti di Vittorio che hanno ancora il potere
di sorprendermi. E' uno di quei motivi che quando è
scritto diviene immediatamente di tutti poiché tutti
lo abbiamo fatto nostro e lo viviamo e riscriviamo con la
nostra sofferenza. E' di nuovo musica legata ad una fanciulla
e all'acqua o forse ai cerchi d'acqua che nascondono la fanciulla
che si dibatte in tanto silenzio ed in tanto estendersi di
superfici d'esperienza che separano ciò che era unito.
Francesca Nicoli : voce, testo
Vittorio Vandelli : chitarra classica
Giovanni Pagliari : tastiere
Guest : Francesco Banchini : flauto
traverso
"I love every
waving thing"
Non riusciamo a frenare l'impulso di parlare dell'acqua
attraverso la musica. Questo brano etereo, avvolgente, denso
di spirali è fatto delle parole di Pessoa e delle acque
grigio intenso dell'oceano Atlantico quando su una scogliera
ventosa della costa lusitana ci si ferma e si desidera intensamente
essere portati via, sparire nella spuma, chiudere il cerchio.
Un brano di acqua e di infanzia triste che non si è
mai conclusa. "Ho trascorso il volo dei miei giorni spiando
il mare, ci sono onde nella mia anima."
Francesca Nicoli : voce
Vittorio Vandelli : chitarra classica, percussioni
Giovanni Pagliari : tastiera
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S u e ñ o s -
Part III
'Sandy dunes' : l'Oriente ed il Mediterraneo
(arie solenni, marce e flamenco)
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"Encrucijada"
(part I / part II)
Brano drammatico, misterioso, sanguigno e al contempo
riarso come la terra. Un rituale di amore e morte che dopo
un incessante tensione emotiva diviene cruento e poi si estingue.
Questo motivo rappresenta un universo ispanico così
come lo abbiamo percepito ed elaborato nel tempo. Passione
e sangue : un flamenco gotico.
Francesca Nicoli : voce, testo
Vittorio Vandelli : chitarra classica
Giovanni Pagliari : tastiere
Guest : Francesco Banchini : tamburo, cori
"Funeral in Datça"
Alcune estati fa ci trovavamo in una piccola penisola nel
sud-ovest della Turchia ed abbiamo deciso di far visita ad
un antico insediamento greco. Durante il percorso lungo una
strada sterrata e polverosa abbiamo percepito dei lamenti
e visto una lunga fila di persone spostarsi con moto ondulatorio.
Era un funerale musulmano modesto e dignitoso, la cosa che
più ci colpi' fu quella bara dalle dimensioni inusuali,
di un colore caldo, un marrone chiaro con sopra un tappeto
variopinto. I miei occhi ancora vagano con quella bara ondeggiante
che viaggiava veloce sulle mani della gente che se la passava.
Il piccolo involucro veleggiava leggero e lucente tra la terra
ed il cielo lungo lo snodarsi della folla. Ricordo anche le
lunghissime trecce delle donne, giovani ed anziane, trecce
rosse, corvine, ramate, vivide come i fili del tappeto sulla
piccola bara volante. Ho sentito che prima o poi avrei dovuto
scrivere di questo ricordo ed è nato il testo, poi
la musica, una marcia con un coro grave e poi un elevarsi
verso l'aria tersa.
Francesca Nicoli : voce, testo
Vittorio Vandelli : chitarra classica, coro
Giovanni Pagliari : tastiere, coro
Guest : Francesco Banchini : tamburo
"The corals of
Aqaba"
La prima volta che ascoltai questa canzone nata per chitarra
classica pensai immediatamente al periodo primaverile che
precede la Pasqua ed all'infanzia che ho trascorso selvatica
e veloce nelle montagne Emiliane. Il suono cristallino era
quello del fiume, delle campane in lontananza, del frusciare
dell'erba in cui correvo indomita, di quell'essenza pura,
combattiva e coraggiosa che era in me nell'infanzia. Ho associato
tutto questo alle mille rifrazioni dei coralli nel golfo di
Aqaba. "I miei passi mi portano lontano, in luoghi che
ho visitato nel barbaglio del sonno o durante le lunghe veglie
estive quando mi facevo erbosa distesa ascoltando il suono
del flauto sul greto del fiume."
Francesca Nicoli : voce, testo
Vittorio Vandelli : chitarra acustica
Giovanni Pagliari : tastiere
Guest : Francesco Banchini : clarinetto
"Nemrut Dagi"
Una marcia potente e cadenzata cantata con voce virile
eppur aggraziata, un inno ai potenti del mondo che sono scomparsi
lasciando traccia di sé attraverso mausolei e monumenti
che la storia ha eroso e consumato. Nemrut Dagi (il monte
Nemrut in Anatolia) è il luogo dove si trova il maestoso
mausoleo all'aria aperta di Antioco I, statue immense di animali
simbolici ed il suo volto in pietra si ergono sull'altopiano
e si consumano nei secoli bruciati dal sole e sferzati dalle
nevi e dai venti d'inverno. Un luogo dell'immaginario che
fa parte del nostro viaggio e che Giovanni ha saputo abilmente
dipingere.
Francesca Nicoli : voce, testo
Vittorio Vandelli : chitarra classica, coro
Giovanni Pagliari : tastiere, coro
Guest : Francesco Banchini : tamburo
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