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ataraxia - SUENOS 54'22" (Cruel Moon)

Ogni notte un sogno, un viaggio che ultimamente ha portato gli Ataraxia a svegliarsi al mattino nei cicli della storia, per poi approdare nel continente perduto di Atlantide e, oggi, con Suenos verso il Mediterraneo. Insieme agli Ordo Equitum Solis e a Gor (che altri non è che Francesco Banchini, ospite degli Ataraxia in qualità di fiatista) gli Ataraxia sono il più grande gruppo di musica storica di ricerca operante in Italia. Questa ricerca fa sì che le esecuzioni siano attualissime e fuori tempo, le arie sono spesso tristi ed evanescenti come polvere di stelle che si perdono nel crepuscolo. Il gruppo di Francesca Nicoli, Vittorio Vandelli e Giovanni Pagliari per Suenos ha attraversato le porte del tempo, catapultando il combo nel Mediterraneo e nell'Oriente, nelle correnti sottomarine del medioevo prossimo, la luce dopo la grande tenebra. Il fantasma dell'opera fu il lavoro che rese noti gli Ataraxia e che aprì le porte ai successivi. Suenos appare più freddo di Historiae e Lost Atlantis, ma proprio la presenza di Francesco Banchini da più solarità alle composizioni, ed esse si liberano nell'aria leggere come soffioni, potenti come nubi oscure. Le tastiere appaiono qua e là timide e Suenos è il più statico degli album degli Ataraxia ascoltati fino ad oggi. Lost Atlantis, benchè seguisse un concept unico, era più vario. Suenos interpretando diversi lidi è più omogeneo. Musica statuaria come avviene in Mnemosine, una ballata struggente ed eterea con la bellissima voce di Francesca che incanta; un modo di cantare a binario unico ma che proprio per questa capacità apre universi paralleli che solo lei può emanare con la sua voce di seta. Saderaladon è tipicamente europea, fiamminga oserei dire, una cavalcata ritmica senza fine; The Corals of Aqaba (ancora con Francesco Banchini al clarinetto) è cristallina e pura.
Comunque tutti gli intrecci sonori creati dagli Ataraxia sono sempre affascinanti, quasi un marchio di fabbrica. Attendo di nuovo un maggiore uso dell'elettronica nei loro prossimi lavori degli Ataraxia e sono sicuro che la loro aura magica tornerà di nuovo ad illuminare i contorni di una gloriosa formazione italiana, unica nel suo genere.

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