Ogni
notte un sogno, un viaggio che ultimamente ha portato gli Ataraxia
a svegliarsi al mattino nei cicli della storia, per poi approdare
nel continente perduto di Atlantide e, oggi, con Suenos verso
il Mediterraneo. Insieme agli Ordo Equitum Solis e a Gor
(che altri non è che Francesco Banchini, ospite degli
Ataraxia in qualità di fiatista) gli Ataraxia sono il più
grande gruppo di musica storica di ricerca operante in Italia. Questa
ricerca fa sì che le esecuzioni siano attualissime e fuori
tempo, le arie sono spesso tristi ed evanescenti come polvere di
stelle che si perdono nel crepuscolo. Il gruppo di Francesca
Nicoli, Vittorio Vandelli e Giovanni Pagliari
per Suenos ha attraversato le porte del tempo, catapultando il combo
nel Mediterraneo e nell'Oriente, nelle correnti sottomarine del
medioevo prossimo, la luce dopo la grande tenebra. Il fantasma
dell'opera fu il lavoro che rese noti gli Ataraxia e che aprì
le porte ai successivi. Suenos appare più freddo di Historiae
e Lost Atlantis, ma proprio la presenza di Francesco Banchini
da più solarità alle composizioni, ed esse si liberano
nell'aria leggere come soffioni, potenti come nubi oscure. Le tastiere
appaiono qua e là timide e Suenos è il più
statico degli album degli Ataraxia ascoltati fino ad oggi. Lost
Atlantis, benchè seguisse un concept unico, era più
vario. Suenos interpretando diversi lidi è più omogeneo.
Musica statuaria come avviene in Mnemosine, una ballata struggente
ed eterea con la bellissima voce di Francesca che incanta; un modo
di cantare a binario unico ma che proprio per questa capacità
apre universi paralleli che solo lei può emanare con la sua
voce di seta. Saderaladon è tipicamente europea, fiamminga
oserei dire, una cavalcata ritmica senza fine; The Corals of
Aqaba (ancora con Francesco Banchini al clarinetto) è
cristallina e pura.
Comunque tutti gli intrecci sonori creati dagli Ataraxia sono sempre
affascinanti, quasi un marchio di fabbrica. Attendo di nuovo un
maggiore uso dell'elettronica nei loro prossimi lavori degli Ataraxia
e sono sicuro che la loro aura magica tornerà di nuovo ad
illuminare i contorni di una gloriosa formazione italiana, unica
nel suo genere.
|