TRACKS:

 

1) Alsicon
2) Jarem Gitti
3) Eaudelamer
4) Sendero en lago verde
5) A l'aube
6) Mundus est jocundum

 

Total time: 42'

 

ATARAXIA - MON SEUL DESIR
(Cruel Moon International)

 

Nuova uscita giunta a breve distanza dallo scorso "Sueños" per gli italiani medievaleggianti più conosciuti e apprezzati anche all'estero. Sei brani che suonano molto "ataraxia", ormai il loro è un marchio di fabbrica, un sound che li rende riconoscibili fra mille anche quando interpretano brani classici della tradizione che fu. Ne sono ad esempio la seconda traccia, una canzona anatolica d'amore del XIII secolo o l'ultima. I restanti brani si destreggiano su leggeri tappeti di tastiere, chitarre classiche o acustiche e l'inconfondibile voce di Francesca (che può piacere o non piacere ma resta una delle voci più particolari ed espressive che siano ami uscite dall'Italia) creando sempre quel mood sognante che li contraddistingue. Da segnalare le liriche della prima track: scritte originariamente da Sappho e liberamente tradotte, in inglese, da Francesca. Come sempre l'artwork è in sintonia con la musica, in questo caso ispirato da "La dama e l'unicorno" e al "Cantico dei cantici". Particolarmente azzeccati due bei duetti vocali tra Francesca e Francesco Banchini mente di GOR. Io non sono principalmente amante di queste sonorità ma mi piace ogni tanto rilassarmi ascoltando lavori come questo, "semplice" musica che sa però trasmettere emozioni e scenari, suonata da persone che hanno la sensibilità dei menestrelli che furono, regalandoci scorci di altri tempi/luoghi e non è cosa semplice, anche se molti (presunti) musicanti da quattro soldi pretendono di fare lo stesso premendo due tasti su un synth. Un buon intermezzo tra ascolti meno musicali come potrebbero essere Bocksholm o Folkstorm, tanto per citare due album appena usciti, come dire: ogni tanto un po' di riposo per le povere orecchie e un po' di "luce" per la nostra mente! Per concludere direi che i fan di questa ormai storica band si staranno già gustando il lavoro ma per chi non impazzisce per loro ci sono forse lavori che vale la pena recuperare prima, in attesa di altri ben più convincenti.

Malin

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