STAVOLTA IL PROGETTO DEGLI EMILIANI ATARAXIA È DECISAMENTE AMBIZIOSO: CELEBRARE IL MITO DI ATLANTIDE, così come vissuto in prima persona attraverso viaggi e peregrinazioni fra le civiltà che si dice discendano dall'avanzatissima cultura e scienza del mondo ora sommerso.
Edito per la svedese Cruel Moon (sottoetichetta della più nota Cold Meat Industry), Lost Atlantis è un lavoro pensoso e rarefatto, che alterna atmosfere fra Clannad e il Peter Gabriel più sperimentale a momenti più definitamente New Age.
La convenzionalità del genere è però evitata da una pervasiva atmosfera devozionale che accomuna le tracce, e dalle possibilità espressive della voce sempre più studiata e impostata di Francesca Nicoli che, pur mantenendo la pienezza e l'espressività dei modelli di riferimento (la Galas in primis, ma anche la Lunch), è ormai in grado di raggiungere noti e stili di scuola "colta" (cimentarsi con le scale modali e coi semitoni della tradizione celtica e orientale potrebbe essere l'ultimo passo).
Per un concept del genere sarebbe stato facile scivolare nello scontato, forse addirittura nel parodistico; agli Ataraxia giova l'adesione sommessa, mai strabordante, all'idea di Atlantide quale culla di un perduto "saper vivere", prima ancora che alla sua leggendaria storia.
Monica Melissano 30 settembre 1999