Ambientazioni e inni medievali sono in primo piano. Immaginate
l'impavido e superbo signore che, con i suoi uomini, torna vittorioso
da una spedizione contro il nemico. Intanto, giù nel villaggio
le dame attendono, preparando con premura il banchetto: fiumi
di vino e ricca cacciagione. Si avverte aria di festa. Le donzelle
danzano ruotando attorno al focolare e il cane fedele, accovacciato
sotto un tavolo, aspetta il suo padrone. Scene, insomma, da Re
Artù e La Spada nella Roccia. Forse il tono potrà sembrare ironico
e derisorio, ma il periodo storico dei "tempi bui" merita il massimo
rispetto e, del resto, questi sono gli Ataraxia. Nuovo disco evocativo
per i nostrani Ataraxia, attivi ormai da dieci anni. Suenos è
un album composto per la maggiore, da canzoni popolari reinterpretate
in chiave diversa, album affascinante che celebra antichi e tradizionali
cerimoniali. Ottimo punto a loro favore inoltre, è la capacità
di calarsi nella parte. Anche le esibizioni dal vivo sembrano
piuttosto suggestive rappresentazioni teatrali. Il fascino del
loro inconfondibile tocco è amplificato dalle sensuali modulazioni
vocali di Francesca Nicoli, che sembra giunta nella nostra era
direttamente dall'epoca dell'impero romano d'Occidente, caratteristica
che, in questo caso, porta un determinante giovamento alla band.
Infine, toccanti e ben studiate le rare parti di pianoforte e
flauto accompagnate dalla magica voce di Francesca.
Ivana Calò
|