SI È FATTO UN GRAN PARLARE, IN TEMPI RECENTI, DI MUSICA MEDIEVALE O ADDIRITTURA RINASCIMENTALE. È spesso complesso valutare gli effettivi riferimenti storici in un ambito musicale comunque prettamente moderno, alla luce delle innovazioni tecnologiche di cui la maggior parte dei gruppi "di genere" sembra oggi avvalersi durante le sessions di registrazione.
   Non basta, infatti, semplicemente l'utilizzo di strumentazione d'epoca per poter catturare il soffio di un'epoca lontana. Questo lo sanno bene i nostri Ataraxia, che lungo una dura gavetta durata ben dodici anni, hanno saputo dar vita ad un progetto in grado di inglobare, da ogni punto di vista - dalla produzione al mood compositivo - l'essenza di un medioevo sonoro oggi ricercata chimera di una moltitudine di new agers dalla scarsa ispirazione.
   A parere di chi scrive, "Historiae" rappresenta la vera e propria summa di un percorso evolutivo pervicace e genuino: due anni di lavoro per portare a compimento un compact forte di mesmeriche e sublimi ballate medievaleggianti. Un vero e proprio viaggio sonoro, verso luoghi e tempi oramai inghiottiti dalle spire del destino.
   Gli Ataraxia hanno raccolto il testimone dei Dead Can Dance più classici e darkeggianti. Disco vivamente consigliato ai cultori del genere.

Michele Dicuonzo  17 dicembre 1998