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...........................RECENSIONI
DISCHI
..........................................Primavera
2010
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ATARAXIA
"Llyr"
CD (Prikosnovenie)
Dopo
tre anni di silenzio discografico, interotto solo dalla raccolta
"Oil on canvas" dell'anno scorso, gli Ataraxia ritornano
con un nuovo album da studio "Llyr". Si tratta di un concept album
dedicato allla celebrazione di madre natura attraverso le tradizioni
celtiche e le vicissitudini di Sigilta , un misterioso guaritore
e sciamano. Il titolo dell’album è dedicato alla Lira strumento
antico utilizzato dai poeti lirici greci e dai bardi. Gli Ataraxia,
cantori in questo medioevo moderno, riescono a creare un'atmosfera
mistica in questo loro 23° CD (comprese le raccolte uscite). Dieci
tracce di estrema bellezza in cui il maestro Vittorio Vandelli
con la sua chitarra crea delle belle ballate impreziosite dai
tappetti di tastiere di Giovanni Pagliari e dalla splendida voce
di Francesca Nicoli che si destreggia tra incantate e arcane melodie.
Alle percussioni Riccardo Spaggiari che ormai si può considerare
il quarto componente della band. Gli Ataraxia ritornano con uno
splendido lavoro che non deluderà certamente i fans e gli amanti
di queste dolci melodie.
Sito
web: www.ataraxia.net/
(Nikita) |
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BLACK
SUN PRODUCTIONS & BAHNTIER
"Enoeraew"
CD (Rustblade/Masterpiece
distr.)
Tipica
ambientazione cyber-cartoonesca sulla splendida organica cover
giallorossa. E tale organicità è collegata al sound tramite
un cordone ombelicale indistruttibile, un tubo metallico che
trasporta materiali, pensieri e suoni dalla materia al cervello.
Black Sun Productions (Massimo e Pierce) e Bahntier (Stefano
Rossello) si fondono per generare sperimentazione fuori dal
tempo. Electro-industrial downtempo e beat sconnessi ma elettrizzati
da elaborazione semiotiche. Da segnalare la cover di "Sweet
Home Under White Clouds" dei Virgin Prunes, onirica e desolante,
epica nei bassifondi, terrestre negli scantinati. La title-track
"Enoeraew" sfonda inuniversi pittoreschi dove il suono è un
magma distorto ma pomposo. Quasi 10 minuti di labirintici viaggi
vicini alla psichedelia elettronica. Un crescendo di emozioni
sintetiche poco propense a discernere fluidità melodica. Quando
subentra l'industrial il mondo tutto attorno sembra tornare
alla normalità, ma è la fusione industrial-pazzia a generare
robotici flussi di sensazionale "blob" cellulare. Senza dubbio
una bel parto italo-svizzero con il ghiaccio nel sangue.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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BLACK
TAPE FOR A BLUE GIRL
"10 Neurotics"
CD (Projekt/Trisol)
Che
il venticinquennale progetto del bravo Sam Rosenthal sia giunto
ad una importante svolta stilistica si inizia ad intuire osservando
i numerosi nuovi membri/ospiti presenti sul disco: dalla ex
Attrition Laurie Reade ad Athan Maroulis, ma soprattutto il
“Cinema Strange” Lucas Lanthier ed il “Dresden Dolls” Brian
Viglione, la cui mano alla produzione del disco si fa oltremodo
sentire. Accantoniamo dunque – almeno in parte - il celeberrimo
“Projekt” sound etereo e dilatato del quale proprio Black Tape
erano stati tra i maggiori paladini, per addentrarci in nuove
trame parzialmente spruzzate da quell’attitudine “dark-wave
cabaret” che tanta fortuna sta riscuotendo proprio grazie a
ensemble quali i Dresden Dolls di Viglione o i francesi Katzenjammer
Kabarett. A tal proposito, sarà utile non dimenticare che proprio
la label di Sam aveva dedicato 5 anni or sono una compilation
alla scena cabaret oscura, dimostrando senz’altro in tempi non
sospetti il suo interesse verso questo innovativo filone espressivo.
“10 neurotics”, che esplora l’intrigante universo feticista
e sado/maso in tutte le sua varie sfaccettature, non trascura
comunque del tutto le atmosfere dei vecchi Black Tape, e con
episodi quale “The perfect pervert” raggiunge addirittura quella
magia sospesa che fu dei grandi This Mortal Coil. In definitiva
un disco la cui chiave di lettura non può prescindere dal legittimo
desiderio di cambiamento/evoluzione di un progetto ormai sulle
scene dal 1986, per quanto gli affezionati di vecchia data probabilmente
non ritroveranno più quell’aria di sogno e magia tipica dei
lavori passati del gruppo e marchio di fabbrica della scuderia
Projekt. Nota finale per la cover della versione europea del
cd: splendido lo scatto di Sam che immortala una stupenda Narcissa
(Mistress dell’ambiente S/M newyorkese) ripresa in ambito domestico
ed in atto di apparente sottomissione.
Sito web: www.blacktapeforabluegirl.com
(Oflorenz)
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BLEIBURG
"Open Wound - Live in Kassel 23/06/2007" CD ( The Eastern Front
)
E'
un lavoro un po' vecchiotto, ma dato che l'ho recuperato direttamente
dalla label, è mi è molto piaciuto, lo volevo riproporre ai
nostri lettori. Dei Bleiburg si può pensare tutto e niente,
una mistura di electro-trip hop, harsh e spoken word, suoni
sempre cupi ed industriali (difatti la differenza fra noise
ed industrial sta proprio nella regolarità degli arrangiamenti
di questi ultimi, esattamente come suoni in una catena di montaggio).
Emergono qua e là dei tratti prettamente atmosferici ed al borderline
del synthpop, mi hanno sempre ricordato dei Projekt Pitchfork
meno violenti, o le cose più 'innocenti' dei Placebo Effect,
o dei Das Ich meno aggressivi… insomma questo è il genere. Sulla
componente video, debbo dire che la qualità è molto buona, ma
anche i suoni sono stati registrati in modo abbastanza professionale,
e soprattutto mi è sembrato che la competenza musicale live
del duo sia superiore a tante band electro-industriali, che
si limitano quasi esclusivamente a proporre le basi preregistrate
(che, chiaramente, non mancano nemmeno a loro, ma sono comunque
anche accompagnate e guidate dalle loro mani). Il vero difetto
del dvd è la mancanza di qualunque extra (interviste, o altro)
che, assieme alla eccessiva lunghezza di alcuni brani e alla
staticità della loro esibizione, lo rende appetibile fino in
fondo solo agli appassionati del genere, ma per molti sarà difficile
arrivare in fondo.
Sito
web: www.theeasternfront.org
(Anialf)
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BLUE
VELVET
"Rotation"
CD (Breakdown Records)
Torinesi
e molto elettrici. Non ai livelli così estremi dei Prodigy ma
siamo da quelle parti. Sebbene il sound risenta di una ricerca
sonora meno impegnativa o quantomeno distante dall'energica
"grigliata" di suoni possenti di Keith e soci. Techno body music
e soprattutto break beat unto di drum & bass. Questi ultimi
sono figli di una città in perenne rivoluzione contemporanea.
Quella Torino dal beat androgino e "sociale" che scava nella
conturbante sonorità della break per leccare i meccanismi dell'electro-industrial.
Interessante esperimento italiano dalle atmosfere rarefatte
ma solide, tutta colpa della techno in perenne mutazione sebbene
ancorata alle fondamenta. 9 brani di sperimentazione sonora,
ma non troppo, dove emerge tutta l'arte italiana di emergere
senza urlare ai quattro venti la propria capacità. Inno nazionalelettronico
contro qualunque pregiudizio e soprattutto figlio di un ambiente
dove i pali di ferro sui denti sono il miglior riconoscimento.
Brani per locali cittadini multietnici, giusto mix di innovazione
ed eccentricità, cavalcando l'onda electro in eterna evoluzione.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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BLUME
"Rise of grey"
CD (A different drame)
Rise
of grey è l ' album di esordio di una giovane band milanese ,
i Blume, formatasi nel 2008 e di cui sentiremo ancora parlare
in futuro . L'Album pubblicato dalla label statunitense "A different
drame", distribuito in Italia da Audioglobe, appare già maturo
sotto ogni aspetto , sia della musica , sia delle parole . Bella
ed emblematica anche la grafica della copertina. Le 10 tracce
contenute nel cd sono tutte da ascoltare per il sound piacevole,
ottenuto dalla fusione di ritmi New wave e Sinth pop in proporzioni
perfette ed armoniche, che si stemperano in una melodia malinconica
, di gusto decadente ed oscuro, raffinato esteticamente , che
a tratti ricorda gli Ultravox. Le tematiche s'ispirano all'arte,
alla filosofia, all 'estraneità nei confronti dell' età contemporanea
, alienante e disumana, e compongono un affresco complesso ed
articolato della vita, delle emozioni, dei sentimenti. Intensa
e coinvolgente, la voce del cantante s'impone con un timbro caldo
e capace di spaziare dagli accenti più ritmati e potenti di brani
come Der Einzig o più ossessivi come Farewell, alle note più intimiste
di Walking in the darkness o della, per me dolcemente malinconica
e bellissima, White shades.
(Gabrydark) |
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CHAOS/ORDER
"Significance Of Blood"
CD (Rustblade/Masterpiece
distr.)
Rustblade
sinonimo di "sguardo oltre" e qualità. Finalmente una label
ben organizzata nel proporre il meglio del sound underground
(qualcuno sopravvive all'Apocalisse del mercato). La trilogia
dei colori termina con il rosso, dopo il nero di ""Order/Chaos"
e il bianco di "The Monroe Transfer". Il primo disco indagava
in salsa breakcore-industrial-trance, il secondo con una predisposizione
per l'ebm-trance-psicotica. Ora la cupezza assale l'ascoltatore,
un viaggio di trance progressive con tonalità ebm techno-tribali
di buon livello. Progetto romano che si distacca dall'ambiente
e prende il volo su territori obscure cari a gente come Skinny
Puppy qui presenti con la cover di "Candle". Sangue, fede e
tecnologia, il futuro non sembra dei più rosei in tutta la musica
di un certo peso, dalla speranza dei primi anni del millennio
si è passati al più nero pessimismo, frutto di una "società
del dolore" sotto tutti i punti di vista. Battiti accelerati
ma sincopati, sintetiche visioni organicità multimediale, a
spasso coi tempi, a braccetto con la tecnologia, per rielaborare
il mito della storia con il mezzo del futuro, forse portatore
di Male senza speranze.
(Matteo "Pinhead" Chamey)
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CONTROLLED
BLEEDING
"Gibbering Canker Opera slaves (studies in meditation and evisceration)
Volume One"
Box 5 CD (Ultra-mail prod)
La
label di Hong Kong Ultra-mail prod, che ci ha sempre viziato con
uscite particolari e ben confezionate, ora ci regala un bellissimo
box con 5 CD del progetto industrial Controlled Bleeding. Il primo
CD "new Music" contiene 15 tracce delle quali alcune tratte dal
vinile "Songs from a sewer of Dreams" mentre le altre brani in
versione live e da studio. Il CD inizia con un brano molto sognate,
"Rothko", ma già dalla seconda traccia, "Dedicated to R.R.", i
brani si fanno più rumoristici e sperimentali spesso molto improvvisati.
Le suite rappresentano l’accesso a un mondo claustrofobico e inospitale.
Brani di difficile ascolto se non si è allenati a questo tipo
di sound. Il secondo CD "Archive tracks and unheard music" contiene
undici tracce registrate tra il 1977 e il 2007. Le ultime tre
tracce sono brani live di garage rock, sonorità che non ci si
aspetterebbe dai Controlled Bleeding. Gli altri brani invece hanno
le solite atmosfere claustrofobiche. In "XXX Tape", il terzo CD,
sono presenti solo 4 brani (tratti da un tape del 1983). Le tracce
sono molto lunghe e vanno dai 12 ai 19 minuti. Un dark ambient
rumoroso e tagliente. Il quarto CD "Shitslipper Cassette" ha tre
brani rimasterizzati registrati tra il 1983 e il 1985 su una cassetta
C60. La prima traccia dura ben 34 minuti. Il sound è sempre rumoroso
e claustrofobico. L'ultimo e quinto CD “Shitslipping Bonus Disc"
contiene 12 tracce nel puro stile Controlled Bleeding, tranne
uno, sono vecchi brani registrato su cassetta tra il 1984 e il
1985. Un progetto molto ambizioso destinato però a un pubblico
elitario che ama questa musica un po’ ostica ma decisamente interessante.
Sito web: www.controlledbleeding.com
(Nikita) |
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