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  Ataraxia / Kremasta Nera
9/10
Avevamo lasciato gli Ataraxia qualche mese fa nella Parigi fumosa e misteriosa dei cabaret di inizio XX secolo, ed ora li ritroviamo nell’assolata isola di Samotracia alla scoperta dei misteriosi culti dedicati alla Grande Madre, chiamata anche con il nome segreto di Axièros. Questo è il tema portante di “Kremasta Nera”, la conclusione di un lavoro durato qualche anno per il gruppo modenese, che ha cercato in questa nuova opera di esplorare e spostare nuovamente i confini della propria musica. Non smetterò mai di elogiare la capacità degli Ataraxia, capaci di coniugare nuovi stili ed espressioni. senza mai andare a snaturare la propria essenza. Nel caso di “Kremasta Nera”, ci troviamo davanti a brani dalle atmosfere fortemente eteree e tribali, che hanno lo scopo di ricreare i misteriosi culti che avvenivano nella piccola isola greca. Proprio per le sue atmosfere, questo disco può essere considerato una continuazione del meraviglioso “Lost Atlantis”, dal quale vengono riprese melodie dilatate ed altamente evocative. Ma ridurre “Kremasta Nera” ha un semplice sequel è sicuramente un grosso errore. Questo disco risplende di una luce propria, il lavoro compiuto sull’arrangiamento dei singoli brani è davvero sbalorditivo. Oltre alla prestazione vocale di Francesca Nicoli, su cui ormai non ho più aggettivi per descrivere la sua straordinaria voce, si mette particolarmente in luce anche Riccardo Spaggiari, ormai sempre più a suo agio all’interno del gruppo. L’inizio del disco è lasciato a “The Song Of Axieròs”, dove tra suoni di didgeridoo e strani vocalizzi di Francesca, ci viene illustrata la nascita della Dea Madre. “Non di madre né di padre fu il mio sangue, fu il mio corpo. Mi formai da nove fiori fiori d’ortica, di quercia e di rovo, nove poteri di nove fiori nove poteri combinati in me. Lunghe e bianche sono le mie dita come la nona onda del mare.” “The Nine Rituals” cambia completamente registro, tra percussioni decise ed influenze orientaleggianti, Francesca ci illustra i nove rituali alla quali venivano sottoposti i fedeli di questo culto. Si passa alla title-track, “Kremasta Nera”, che per il sottoscritto rappresenta il picco del disco. Un dolce arpeggio di chitarra con sottofondo di melanconiche tastiere accompagnano Francesca nell’interpretazione del meraviglioso testo di Mara Paltrinieri. Un brano che tocca al cuore, come fece a suo tempo “Aperlae” su Lost Atlantis. “Ochram”, “Therma” ed “Efestia” sono invece tracce dal forte contenuto ritualistico, che contengono quelle innovazioni nel suono della band descritte sopra. Anche la successiva “Ebur” presenta una certa sacralità nelle sue atmosfere, che vengono sviluppate in maniera più “moderna”. Tastiere oscure e chitarra elettrica, riportano alla mente i periodo più dark degli Ataraxia, quello di “Simphonia Sine Nome” e “Ad Perpetuam Rei Memoriam”. “Kaviria” è la rappresentazione delle litanie salmodiate dai sacerdoti che presidevano i riti d’iniziazione, i Cabiri appunto. “Fengari” e “Klethra”, se non erro, sono due brani che gli Ataraxia suonano live già da un paio d’anni. Il primo è classico duetto Francesca – Vittorio dalle sonorità luminose e quiete, mentre il secondo ha un suo suono marcatamente orientaleggiante. “Gria Vanthra” è un breve intermezzo di soli synth, che introduce altre due gemme del disco, “Migratio Animae” e “Wings (I Had Once)”. Il primo brano non avrebbe sfigurato su “Lost Atlantis” per i suoni soffici e delicati, mentre li secondo è grandioso duetto tra i synth di Giovanni e la voce di Francesca. Chiude il disco la soffice ballata “La Fame e La Danza”. Che altro dire? Sarò sicuramente di parte, ma non riesco a non emozionarmi davanti ad un nuovo disco del gruppo. Ogni nuovo lavoro è una nuova avventura in posti lontani, sia nello spazio che nel tempo. Un nuovo tassello da custodire gelosamente nella propria collezione di dischi. Meraviglioso...
data di pubblicazione: 21/09/2007
recensione di Abyssic Hate
durata: 74 min.

etichetta: Ark Records

anno: 2007
contatti band: sito
tracklist: 1.The song of axieros; 2. The Nine Rituals; 3. Kremasta Nera; 4. Ochram; 5. Therma;6. Efestia; 7. Ebur; 8. Kaviria; 9. Fengari; 10. Klethra; 11. Gria Vathra; 12. Migratio Animae; 13. Wings (I Had Once); 15. La fame e la danza