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Ataraxia Paris Spleen
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( di
Manuela Bua ) |
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Prendendo spunto da una fonte
letteraria di eterno fascino, la raccolta poetica di
Charles Baudelaire Le Spleen de Paris, gli Ataraxia
hanno scelto di esprimere con le risorse musicali di cui
dispongono di raccontare un universo di luoghi,
personaggi e situazioni che possiamo ricostruire, oltre
che dai grandi poeti e scrittori di fine Ottocento, dai
dagherrotipi color seppia del fotografo Atget. E’ un
miscuglio di realtà e di fantasia che parla degli
scricchiolanti palchi di un cabaret dove si volevano
rappresentare l’inferno e il mistero, quasi per
dimenticare quel che c’era fuori. Bandonéon, tromboni,
archi e grancassa, strumenti d’antan, costituiscono
l’armamentario degli Ataraxia, che hanno dalla loro
anche la particolarissima, profonda voce da soprano
della vocalist Francesca Nicoli, e come essi stessi
affermano, ”..con la voce teatrale e gutturale della
nostra cantante abbiamo cantato Baudelaire, che a sua
volta, cantava la Parigi degli artisti diseredati ed
immaginifici di Montmartre”. Ascoltando questo lavoro si
ha davvero l’impressione di entrare nella Parigi
fantasmagorica e decadente, profumata di assenzio e
benzoino di fine secolo, e lo si fa godendo di una
giostra di suoni davvero sorprendente. Musica
spettacolare che, anche senza sipario, è soprattutto
teatro. Manuela Bua
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Questo mese su MusicClub n°171
03/07 |
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COCOROSIE The
Adventures of Ghosthorse and Stillborn (di )
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Le sorelle Sierra e Bianca
Casady, meglio conosciute come CocoRosie, ci sono,
ormai, familiari. I loro due album, La Maison de
Mon Rêve e Noah’s Ark, ci hanno presentato i loro
paesaggi sonori: unici, talvolta inquietanti e
comunque sempre affascinanti. Dai loro esordi nel
2003 come folk vocal duo - che utilizzava l’arpa,
la chitarra acustica, le tastiere e una schiera di
giocattoli cigolanti -...[Continua]
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Le
Rubriche di questo mese |
DIG
IT YOURSELF... |
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REGGAE
STUFF YARD |
TANYA SOUL
REBEL GAL (di Fabio
Junia Bonaldo) |
Riuscire a scrivere un pezzo
piu’ bello di “What a day” non era assolutamente
una cosa facile, anche perche’ stiamo parlando di
un chune rilassato, cantato su un riddim molto
piu’ simile ad una ballad che allo stereotipo
della reggae hit! Tanya Stephens ci e’ riuscita.
Ha inciso questa “Theese street” nel cuore dei
suoi ...[Continua]
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DIG
IT YOURSELF... |
Feverdream You
Are Happening (Coalition Records 2006) (di Luca
Confusione) |
Olandesi post indie rockers.
Piacevoli e di compagnia, vaghe venature wave emo,
ma venature. Non trovo nessuna informazione
addizionale allegata al cd, così sono
piacevolmente costretto ad ascoltare. Le chitarre
sono sul metallico arrotondato molto vicino al
ponte, il basso è abbastanza cupo post-punk e la
voce è un cantato ...[Continua]
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REGGAE
STUFF YARD |
Mo Bay -
Greenside Highway (di Fabio
Junia Bonaldo) |
Nella zona di Rose Hall, St
James (Jamaica), lungo la North Coast highway e
vicino alla Success Primary School, sta avvenendo
uno sviluppo urbanistico superiore alle
aspettative. La massiva concentrazione di
cantieri, organizzati per la costruzione di un
autostrada, ha reso la zona invivibile. Le polveri
sprigionate dagli ...[Continua]
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