Gli
Ataraxia fanno il punto della loro carriera con "Arcana Eco", vera e
propria carrellata sulla storia della band. La Ark Records di
Corrado Videtta degli Argine ha fatto veramente le cose in grande
per l'occasione: oltre alla parte musicale (di cui parlerò in
seguito), questa uscita si fa apprezzare per il libro allegato,
curatissimo nei minimi dettagli e soprattutto di grandissima
eleganza, qualità sempre più rare nelle produzioni attuali. Non è
solo la forma ad ammaliare: la completezza, il rigore ed in ultima
analisi perfino la poesia con cui l'autore Ferruccio Filippi
racconta la carriera degli Ataraxia sono eccellenti. Il tutto
prelude ad una interessante e bellissima intervista, ed a completare
il libro ci sono anche un riassunto del loro percorso musicale, la
discografia, e i testi dei pezzi contenuti del CD. I brani musicali
sono stati scelti per riassumere le infinite sfaccettature che il
gruppo Italiano ha mostrato in tutta la carriera, e lo scopo può ben
dirsi raggiunto, perlomeno per quanto era possibile farlo. In
effetti, come ci ricorda la (grandissima) cantante Francesca Nicoli
nell'intervista, gli Ataraxia sono stati influenzati da una pletora
di stili e generi musicali, come ad esempio musica Medioevale,
Rinascimentale, Barocca, Opera, Etnica, Sinfonica, Flamenco,
Dark-Wave '80, canto Gregoriano e Liturgico, dalle Atmosfere Eteree,
e molto altro. Per provare a rappresentare tutto questo, il CD
presenta 7 pezzi, quattro completamente nuovi e tre proposti in
maniera differente rispetto al passato. Anche se secondo me (come
dissi nella recensione di 'Saphir') ultimamente gli Ataraxia
andavano fin troppo con il pilota automatico, in 'Arcana Eco'
sembrano essere riusciti a tirare fuori il meglio sia nei pezzi
nuovi che nelle alternate version. E' infatti da brividi la nuova
'Astimelusa' (da 'La Maledicion D'Ondine'), piacevole la versione
barocca di 'De Pourpre Et D'Argent' (da 'Saphir') e la studio
version di 'Nossa Senhora Dos Anjos' (dal live album 'Os Cavaleiros
do Templo', è stata definita dalla stessa Nicoli "Un'Ave Maria
impregnata di Fado") è senza dubbio un piccolo gioiellino. Insomma,
'Arcana Eco' sembra il miglior modo di fare il punto sulla carriera
di una band in buono stato di forma che nella sua storia non si è
limitata a fare musica, ma (concedecelo, una volta tanto, anche da
queste parti) cultura con la C maiuscola. Anche se probabilmente per
la natura stessa dell'operazione 'Arcana Eco' è da intendersi più
come omaggio ai fans che come nuovo capitolo discografico degli
Ataraxia, fa piacere vedere che in un'Italia sempre più volgare
qualcuno ancora si prende la briga di parlare un linguaggio più
raffinato.
Reje
Voto:
7,5
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