Ataraxia – Arcana Eco – Ark Records/Masterpiece

Recensione di Andrea Turetta

E’ un’opera alquanto interessante il più recente lavoro discografico degli Ataraxia. Una preziosa confezione che raccoglie un libro che permette di conoscere meglio il gruppo e la sua musica nonché un disco che racchiude alcuni pezzi del passato ed altri nuovi. Quest’opera porta il titolo di “Arcana Eco” ed è uscita per l’etichetta Ark Records.

Difficile parlare dei sette brani contenuti nell’album in quanto vi è una tale ricchezza di sonorità, stili e generi che per coglierne le varie sfumature servirebbero parecchi ascolti. Certo, si nota che, quando la musica è trattata con amore, regala delle meraviglie.

E’ un intreccio fascinoso di strumenti e stili. Tra i generi che si trovano in queste composizioni vi è l’opera (basti sentire la stupenda voce di Francesca), la musica orientale, il flamenco, la sperimentazione, la musica medievale… e non è che una parte di quello che si trova nelle piacevoli composizioni degli Ataraxia.

Ogni loro canzone ha inseriti al suo interno più input artistici. Vi è un buon equilibrio tra i vari strumenti, vi sono ispirazioni a terre lontane, a viaggi ed in qualche caso, anche testi che provengono dal passato. Si pensi ad “Astimelusa” dove compare un testo di Saffo tradotto e cantato in italiano.

Canzoni nate in occasioni diverse, alcune appartenenti al passato del gruppo, ricche di strumenti e perfettamente complete grazie alla fusione con la stupenda voce di Francesca. Un piacevole mosaico di sonorità e lingue diverse. Musica che certamente, gli Ataraxia amano condividere con l’ascoltatore. Si nota la cura in ogni minimo particolare a partire dal brano d’apertura “Cobalt” dove riescono a convivere alla perfezione tromba, tastiere e chitarra acustica. Decisamente uno dei più bei pezzi tra quelli contenuti nel cd assieme a “Nossa Senhora des Anjos”.

Il disco scorre piacevolmente canzone dopo canzone. Ottima la resa sonora che permette di cogliere le varie sfumature. Un arcobaleno musicale di rara bellezza e suggestione per un gruppo che certamente, chi conosce bene, apprezza come dovuto. Un album decisamente affascinante.