
"Arcana Eco" è un progetto molto particolare; impegnativo
per il gruppo, che ha deciso d'offrire ai fan un'inusuale sguardo
sulla loro carriera a partire dagli inizi fino agli Ataraxia d'oggi,
tramite mezzi che per essere apprezzati richiedono buon gusto, tempo
e la pazienza di cogliere e godersi i dettagli: fotografia, poesia,
informazioni biografiche, il tutto in un libro di circa 160 pagine.
Nessun dubbio, gli amanti dell'eclettico ensemble sapranno apprezzare
i due anni di lavoro, che si vedono e si palpano nelle foto intrise
di storia e di evocatività; emozioni che spiegano, almeno parzialmente,
l'ispirazione di questi musici. Inoltre, anche se un CD è poco per
riassumere una discografia decisamente vasta, riarrangiamenti completi
di loro classici intramontabili, insieme a quattro inediti, sono
materiale più che sufficiente a dare dignità artistica a questo
passo riflessivo della loro carriera.
Più in dettaglio, troviamo la "New Key-Chimes version" di "Astimelusa",
tratta da "La Malediction D'Ondine"; il brano, infatti, non solo
possiede una multistratificazione dei colori sonori che mima l'infinito
fluire e rifluire delle correnti, ma ipnotizza con le sue simmetrie
vocali. Poi "Nossa Senhora Dos Anjos (new studio version)", tratta
da "Os Cavaleiros Do Templo" (videotestimonianza della loro trasferta
in Portogallo, inedita nella versione studio), fa incontrare il
canto quasi-lirico con potenti e lente atmosfere, che certamente
vogliono aderire ad antiche terre e radici, e si fanno preziose,
mediterranee nei lievi arpeggi di chitarra classica. "De Pourpre
Et D'Argent (A Baroque Divertissement version)", uscita su "Saphir",
acquista quella tipica serenità apollinea del concerto barocco grazie
agli arrangiamenti d'archi in stile. "Cobalt", la prima inedita,
indugia tra momenti femminei e atmosfere ascetiche; notevole il
gusto per le melodie. "Mirsilo" pone l'accento sulla lamentosità
delle liriche; la Nicoli gioca con sfumature della stessa nota,
dando un ipnotico senso di variabili d'intensità, accompagnata da
percussioni e chitarra classica. Interessanti, poi, le evoluzioni
più gotiche che adombrano il tema principale che esce, comunque,
intatto nel finale. "Fire In The Wood", è una curiosa sinestesia
musicale: laddove le linee vocali sono in inglese, la canzone è
assolutamente di matrice ispanica, con influenze mediorientali.
Infine, "The Island Of Docteur Moreau" riprende la delicatezza delle
chitarre acustiche-melodiche in un intimistico sussurrato, riscaldato
dai caldi tamburi, ampio grazie ai gorgheggi e ai vocalizzi che
aprono un paesaggio sonoro sullo sfondo che si leva fino al cielo
e si spinge fino all'orizzonte. Ma gli Ataraxia non sono affatto
nuovi alla creazione d'un suono tridimensionale.
Un lavoro davvero pregevole, sentito, come al solito limitato. Non
c'è buona ragione per lasciarselo scappare, essendo un ottimo veicolo
conoscitivo anche per i neofiti del gruppo, che troveranno qui stimoli
sufficienti per andare poi ad approfondire quali capolavori siano
stati opere come "La Malediction D'Ondine", o "Il Fantasma Dell'Opera".
TRACKLIST:
01. Cobalt (exclusive new song)
02. Astimelusa (new key-chimes version)
03. Mirsilo (exclusive new song)
04. Fire in the Wood (exclusive new song)
05. Nossa Senhora dos Anjos (new studio version)
06. De Pourpre et d'Argent ('A baroque divertissement' version)
07. The Island of Docteur Moreau (exclusive new song)
Website: nicolar.free.fr/ataraxia.htm
Voto: 7,5 (Massimiliano Monti)
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