Strano a dirsi, ma i modenesi
Ataraxia hanno sempre goduto di grande considerazione da parte
dell'audience metal, che li segue con interesse e non manca mai
di presenziare ai loro numerosi concerti in giro per la penisola.
Al contrario gli Autunna et sa Rose sono conosciuti quasi esclusivamente
in ambito gothic/neo-classico, per cui questo doppio cd split
è un buon modo per far sì che il loro materiale possa essere ascoltato
anche da chi non li ha mai sentiti nominare. Tra l'altro "Odos
eis ouranon - La via verso il cielo" è un lavoro davvero particolare:
esso include performance esclusive dei due gruppi, che hanno avuto
occasione di presentare set interamente acustici in un contesto
a dir poco adatto al misticismo della loro musica, e cioè all'interno
di una chiesa... Nel primo dischetto gli Ataraxia propongono due
inediti, intitolati "Strange lights" e "Seas of the moon", e dieci
bellissimi brani del loro "vecchio" repertorio, tra i quali la
sognante "Oduarpa" (tratta da "Lost Atlantis"), l'ispirata "Faust
in una sala maledetta" (che fa parte dell'album "Il fantasma dell'opera")
e la dolcissima "Bonthrop" (originariamente inclusa nell'Ep "Orlando").
Devo dire che molti di questi pezzi, nonostante siano piuttosto
datati, possiedono ancora un gran fascino e riescono ad emozionare
anche chi ha già dimestichezza con le produzioni della formazione
emiliana. L'interpretazione della vocalist Francesca Nicoli è
efficace come sempre, ma lo stesso si può dire dell'esibizione
dei tre musicisti che l'accompagnano e che, assieme a lei, riescono
a creare una magia sonora davvero unica. Passiamo ora al secondo
dischetto, che contiene soltanto canzoni degli Autunna et sa Rose.
Di sicuro esso risulta un po' meno immediato del precedente (le
song degli Ataraxia sono infatti piuttosto orecchiabili...), ma
certo non può essere considerato meno bello. Il genere a cui questo
ensemble è dedito non ha molto a che fare con il gothic "comune"
ed ha invece stretti legami con la musica classica, ad ogni modo
il mood generale delle composizioni è piuttosto oscuro e opprimente,
e alcune di esse sembrano essere direttamente tratte da un'opera
lirica! L'accostamento tra la voce soprano di Sonia Visentin,
il violoncello di Simone Montanari e il piano di Disorder dà risultati
pregevoli, ma anche i brani strumentali riescono a farsi apprezzare
e a mettere in evidenza le doti compositive e interpretative della
band, che in questa release presenta sia pezzi tratti dai primi
tre cd realizzati (vale a dire "Sous la robe bleue" del 1996,
"Né l'etre... éternel" del 2000 e "Sturm" del 2001) che cover
dei Tuxedomoon e degli stessi Ataraxia. Insomma, se siete già
fan di una o di entrambe le formazioni questo doppio album (disponibile
in versione digipack limitata a 2000 copie) non può mancare nella
vostra collezione, ma anche coloro che hanno una predilezione
per le sonorità più eteree non dovrebbero lasciarselo scappare!
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