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Ataraxia_+_Autunna_Et_Sa_Rose_-_La_Via_Verso_Il_Cielo

di Federico Tozzi
Area: gothic
File under: neo classica
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ATARAXIA + AUTUNNA ET SA ROSE
La Via Verso Il Cielo
Equilibrium


Lungo è il percorso che porta alla luce

Rovigo. Chiesa di San Michele. E’ qui che ha inizio la storia. Le prime parole che vengono scritte narrano di un concerto in comune, di una chiesa che ospita due delle più importanti formazioni italiane di ispirazione neoclassica. Degli Ataraxia si sa praticamente tutto. Sono una band che ha raggiunto da tempo il rango di gruppo di culto, del progetto di Disorder si sa meno, e i suoi tre album assomigliano spesso a tracce dorate da inseguire. Forse meno noti alla massa per uno stile più sperimentale, più difficile da capire.

La portoghese Equilibrium, che di questo stile se ne intende parecchio e che può vantare gruppi quali Lupercalia e lo stesso progetto parallelo di Vittorio Vandelli, fa il resto. Li contatta, li convince a registrare quei brani e dare la possibilità a chi non era presente di assaporare le immagini di questo viaggio. Ne esce un doppio cd di pregevole fattura.

Gli Ataraxia riarrangiano molti dei loro classici con l’ottica che li ha contraddistinti negli ultimi anni. Musica liquida costruita come sempre sulla voce di Francesca Nicoli ma con una forte base neocalssica un tempo più in disparte. Il risultato è entusiasmante. La revisione funziona alla perfezione, ed è bella l’idea di confrontarsi con quelle canzoni che erano nate per uno stile diverso. Caratteristico il fatto che tutti i brani siano antecedenti a ‘Lost Atlantis’, con ‘Oduarpa’, ad eccezione di ‘Veules Les Roses’ dall’oramai introvabile ‘Des Paroles Blanches’.

Gli Autunna Et Sa Rose ci propongono una registrazione live di quel concerto e soprattutto ci propongono una musica da camera costruita su archi e piano che colpisce per eleganza. Come il suono degli Ataraxia si ricollega perfettamente al titolo della loro parte, ‘Strange Lights’, perché la luce è una sensazione/emozione come il loro canto puntato sull’anima, così gli Autunna fanno loro il concetto di ‘Logos’ che richiama alla mente l’idea di una ricerca linguistica; e, infatti, alla raffinatezza neoclassica dei brani estratti dai loro lavori e rielaborati per l’occasione, si aggiunge il concetto di ricerca con uno stile che si avvicina spesso a soluzioni e arrangiamenti sperimentali.
Classicamente interessante per gli affezionati del genere e per chi, al contrario, voglia avvicinarsi a uno stile prossimo alla musica da camera.
(2/8/05)


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