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Ataraxia
- Autunna et sa Rose / Odos Eis
Ouranon |
8/10 | | |
Odos Eis Ouranon, ossia "La
via verso il Cielo", mai titolo fu appropriato
per questo nuovo lavoro degli Ataraxia, firmato
in coppia con un altro gruppo italiano, gli Autunna
Et Sa Rose appunto. Questo doppio cd è stato pensato
come seguito della doppia performance live acustica
che i due gruppi realizzarono insieme il 31 maggio
2003 nella Chiesa di San Michele di Rovigo. Gli
Ataraxia, a differenza degli Autunna Et Sa Rose,
hanno preferito riregistrare l'intero concerto
nella familiare chiesa di San Ruffino, già sede
di precedenti registrazioni del gruppo, nel febbraio
2005, regalando ai proprio fans ben due pezzi
inediti "Strange Lights", con la partecipazione
di Nicolas Ramains alla voce e chitarra, e "Seas
Of The Moon". Lo stesso fanno gli Autunna Et Sa
Rose, che, oltre al repertorio che và a pescare
sulle loro tre precedenti release, pubblicano
tre brani inediti, due cover, "Canzona" degli
stessi Ataraxia ed "Egypt" dei Tuxedemon, ed un
brano inedito "Landschaft Der Vergangenheit".
Il tutto è poi corredato da uno stupendo libretto
contenente immagini, foto, note degli artisti
ed i testi. Inoltre và ricordato che “Odos Eis
Ouranon” è rilasciato dall'etichetta portoghese
Equilibrium Music in sole duemila copie. Ma, andiamo
con ordine ed iniziamo dal primo cd, ossia "Strange
Lights" contenente il concerto tenuto dagli Ataraxia.
Si inizia con la title-track, bastano poche note
arpeggiate da Vittorio e subito le atmosfere malinconiche
create dalla band iniziano a rapire l'ascoltatore.
Il suono di chitarra è estremamente caldo ed espressivo,
Francesca come da consuetudine incanta con la
sua voce suadente, ma, la vera sorpresa del disco,
è Giovanni, che, alle prese con un pianoforte
Wiepking & Co., riesce a rubare la scena agli
altri musicisti, grazie ad arrangiamenti intensi
ed a un suono che trasmette magia ad ogni singola
nota. Alcuni brani, ne riescono quasi completamente
rinnovati, in maniera assolutamente positiva,
tra cui "Faust In Una Sala Maledetta", preso dal
disco preferito del sottoscritto "Il Fantasma
Dell'Opera" e "Medusa" dal capolavoro "La Malediction
D'Ondine". La scaletta è poi molto varia, pescando
da moltissimi lavori del gruppo, da "Bonthrop"
e "Shelmerdine" dal Ep "Orlando", a "Les Tissues
Lunaires" dal demo "Arazzi", passando per brani
fondamentali del gruppo, come "Oduarpa" da "Lost
Atlantis" e "Fuga Trionfale" dal loro primo ed
indimenticabile album, "Simphonia Sine Nome".
Insomma che altro dire, un lavoro che lascia incantato
l'ascoltatore per tutti i cinquanta minuti della
sua durata. Ammetto che sono un seguace sfegatato
del gruppo modenese, ma davanti ad un opera di
tal livello non posso non dare meno di nove. Passando
al secondo cd, dove sono presenti gli Autunna
Et Sa Rose, ed intitolato "Logos", il mastermind
Disorder, all'anagrafe Saverio Tesolato, si avvale
della collaborazione di Simone Montanari al violoncello
e della bellissima voce del soprano Sonia Visentin.
Come detto precedentemente, eccetto tre brani,
la scaletta và a toccare tutti i lavori del gruppo,
"Sous La Robe Bleue" del 1996, "Ne L'Etre...Eternel"
del 2000 e "Sturm" del 2001. La musica degli Autunna
Et Sa Rose è un qualcosa di molto strano da descrivere,
dal momento che affonda le sue radici nella musica
classica contemporanea ma anche nel teatro più
sperimentale. Brani come “L’Art Et La Mort” e
“La Morte Di Virginia”, non sono che alcune lugubri
recitazioni, declamate su un sfondo di un suono
molto oscuro di violoncello. Altri brani come
“Caress Aux Coeurs” o “Slow Rain” sono dei delicati
affreschi musicali guidate dalla stupenda voce
di Sonia Visentin e dalle tristi melodie di piano
ad opera di Disorder. Molto interessante poi la
cover di “Canzona”, completamente reinventata
dal gruppo, e nel quale Sonia da sfoggio di tutta
la sua bravura. Insomma, davvero un bel lavoro
anche da parte degli Autunna Et Sa Rose, anche
se ritengo che la loro musica non sia di semplice
assimilazione. Personalmente ho riascoltato il
loro cd almeno una decina di volte, prima di riuscire
ad entrare in sintonia con la loro proposta musicale.
In definitiva, un grandissimo lavoro questo “Odos
Eis Ouranon”, consigliatissimo a chi conosce già
i due gruppi ma anche ai novelli ascoltatori,
dato l’ampia scelta da vari lavori che questo
concerto mostra.
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data di
pubblicazione: 16/07/2005
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recensione di Abyssic
Hate |
tracklist: Ataraxia 1. Strange
Lights; 2. Shelmerdine; 3. Bonthrop ; 4. Tu es la
Force du Silence ; 5. Ophélie ; 6. Faust in una
sala maledetta; 7. Seas of the Moon; 8. Les
Tisseuses Lunaires ; 9. Veules Les Roses ; 10.
Fuga Trionfale; 11. Oduarpa ; 12. Medusa Autunna
Et Sa Rose 1. L’Art Et La Mort ; 2. Caresses Aux
Coers ; 3. Gentiane Percluse ; 4. La Morte Di
Virginia ; 5. Slow Rain ; 6. Rose Jaune De
Novembre ; 7. Verganglichkeit ; 8. Landschaft Der
Vergangeheit ; 9. Canzona ; 10.Egypt; 11. Temps
Fumè |
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