Vittorio Vandelli - A Day Of Warm Rain In Heaven

[ 2004 - Equilibrium Music ]

9/10

“A day of warm rain in heaven” è il primo album solista di Vittorio Vandelli, chitarrista e membro fondatore degli Ataraxia, per molti il più importante gruppo ethereal-dark italiano.
Il soggetto ispirativo di questo album è tratto dalla più famosa opera di Samuel Taylor Coleridge, “The rhyme of the ancient mariner”, scritta nel 1798.
Come il grande autore inglese, Vittorio Vandelli, nel suo album, mostra la medesima attrazione per l’essenza misteriosa dell’immaginazione e del sogno e per il percorso creativo della vita, attraverso istantanee personali ed emozioni quotidiane.
Sin dalle prime due tracce, “Farewell farewell, thou wedding-guest” e “Beneath the lighting and the moon”, è evidente come il sound di quest’album si differenzi dalle ultime releases degli Ataraxia: tappeti elettronici di sottofondo creano un vortice che ci accoglie all’ascolto e ci stringe in una dimensione viatica, vero e proprio filo conduttore dell’intero cd. Il loro appeal oscuro, enigmatico e profondamente onirico ci riporta la mente a “Into the labyrinth” dei Dead Can Dance, con inserti di chitarra - a volte ritmici ad accompagnare il recitato di Francesca Nicoli (voce degli Ataraxia, special guest in questo lavoro di Vittorio Vandelli), a volte melodici con un leggero pizzicato tra gocce di pioggia e ambient noices - che materializzano “immagini” musicali intime e profonde.
Seguono alcuni brani, che più degli altri si rifanno invece alle sonorità di Saphir, ultimo album degli Ataraxia, con una viva matrice etnica, tra fado malinconico alla Madredeus e tango ipnotico, aggraziato, in “My heart as dry as dust”, da un dolce suono di musette che ci conduce verso ambientazioni parigine.
La title track “A day of warm rain in heaven” è bellissima nel suo incedere progressivo, con una compresenza equilibrata di suoni elettronici ed elettro-acustici e con il canto di Francesca Nicoli che vola, assieme all’ensemble di strings e ad una sognante chitarra elettrica, in un ritornello arioso e infinito, come volo planato d’un’aquila reale sulle cime innevate.
I sussurri di “Whispers over the sea” ci abbracciano suadenti come intensi profumi in una fresca notte d’estate, prima che i rumori di una domenica di festa, in “The death-fire danced at night”, ci risvegliano dal torpore in cui eravamo assopiti.
“I killed the albatross” è un altro momento ispirato di questo cd, che continua a procedere sempre coerente con sé stesso come una lunga colonna sonora. Il brano in questione è epico, oscuro, con uno stile vagamente Pink Floyd specie nell’esecuzione del bel passo di chitarra elettrica.
Alla traccia n°14 esordisce invece un brano in 3 tempi, “Singeth a quiet tune”, che ci sorprende per la sua originalità nella consecutio delle tracce. Sembra di ascoltare le tipiche melodie leggere e sinuose di Nicola Piovani, con Francesca Nicoli che “annuncia” a mo’ di propaganda circense uno spettacolo ideale, che probabilmente, nelle intenzioni dell’autore, non è altro che il grande circo della vita.
Con questo album Vittorio Vandelli ci fa partecipi di un suo viaggio interiore, pieno di sogni ed emozioni, in cui l’animo umano, esposto alle quotidiane peregrinazioni, è sempre alla ricerca dell’equilibrio ideale.

Libero Volpe
18/11/04

Genere : Ambient - Medieval

Tracklist

[01] Farewell farewell, thou wedding-guest
[02] Beneath the lighting and the moon
[03] My heart as dry as dust
[04] The ocean green
[05] A sadder and a wiser man
[06] The bay is white in silent light
[07] The curse in a dead man's eye
[08] A day of warm rain in heaven
[09] Whispers o'er the sea
[10] The death-fire danced at night
[11] I killed the albatross
[12] For the sky and the sea and the sea and the sky !
[13] The moment I could pray
[14] Singeth a quiet tune
[15] Sails in the sun

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Sito Web Vittorio Vandelli (Ataraxia), Equilibrium Music