RECENSIONE
Scritto da: grancassa su Domenica, Agosto 08, 2004 - 06:25 PM GST
News e recensioni Musicali ATARAXIA -Saphir
Etichetta: Cruel Moon Int/Cold Meat Industry

Nuovo lavoro per i modenesi, i quali , dopo oltre dieci anni di attività, si confermano tra i più interessanti gruppi underground europei.

Album ispirato ai giardini, a quei luoghi da sempre ricchi di simbolismo, magia e misticismo. Il gruppo modenese tesse un arazzo musicale che prende forma brano per brano, assumendo varie identità, varie bellezze a seconda dei giardini che si trovano in differenti aree geografiche. Un viaggio nell’intimità spirituale di antichi popoli come gli arabi e i babilonesi, nelle corti medievali, oppure nella spiritualità floreale dei giardini zen per arrivare ai giardini inglesi, veri monumenti all’estetica della Natura. In definitiva un momento ascetico, di incontro tra uomo e creato, l’eterna e ancestrale malinconia dettata dalla nostalgia che giace nel luogo più lontano del nostro cuore per l’Eden. Una ulteriore porta per entrare nel complesso mondo dell’Uomo e del suo rapporto con se stesso, la sua storia e il pianeta.
L’album è dedicato ad Erik Satie, compositore francese vissuto a cavallo tra l’800 e il 900. La singolarità di questo personaggio sta nella sua bravura e creatività che lo posero in antitesi con i maggiori autori romantici del tempo, su tutti Claude Achille Debussy, per l’originalità dei suoi pezzi, alcuni dei quali autentiche pagine di satira musicale surreale e bizzarra, intuibile fin dai titoli. In definitiva, quello che oggi sarebbe definito un artista “libero”.
“Saphir” è un lavoro complesso, ancora una volta introspettivo e che impegna gli Ataraxia ad una maggiore ricerca sonora, evidente dal diverso e nuovo impiego di strumenti ed impasti vocali, facilitati, forse, dalle diverse lingue e fonìe usate da una Francesca Nicoli in piena forma, che offre un’ottima performance vocale su ogni brano. Ben si incastra il nuovo percussionista Riccardo Spaggiari, subentrato al buon Francesco “GOR” Banchini, percussionista fantasioso e colorato. Un apporto, il suo, che sarà sempre più importante per l’economia musicale del gruppo.
La resa sul palco decreterà il pieno dei voti, anche se credo non sarà sicuramente questo un problema per un gruppo che da oltre dieci anni vaga nel mondo narrando …historiae.
www.ataraxia.net
Mauro Furlan